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Piano Concerto - Forum pianoforte

Martelliera


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Ciao a tutti,

dovrei cambiare la martelliera ad un pianoforte Kawai KG 2 D. Scartando l'ipotesi della martelliera originale, cosa preferireste fra una Abel ed una Renner, considerando che le misure rispetterebbero quelle originali e che la qualità sarebbe della più elevata?

10 anni fa, sullo stesso pianoforte, fu montata una martelliera Abel, ma l'ho sempre trovata molto dura (dinamicamente, tanto da definirla una "martelliera da guerra"). il suono è sempre stato abbondante (e piuttosto discreto nel registro grave), ma durissimo e molto legnoso nel reparto medio-acuto.

Grazie

buona giornata

massimo

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Tutte le caratteristiche che illustri con aggettivi vari dipendono dall'intonazione dei martelli. Il tecnico deve saper valutare e scegliere quale suono si addice al pianista e all'ambiente di ascolto. Niente è "confezionato". Anche se la Casa mandasse una martelliera originale, potresti constatare che è durissima. Solo dopo una competente intonazione suonerebbe bene.

 

Come qualità, per il Kaway, preferisco Abel, senza nulla togliere a Renner che costruisce martelliere eccellenti...... ma insisto sull'intonazione che deve essere ben equilibrata.

Inoltre i pesi devono essere identici come pure le forme dei martelli nonché delle code!!!

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  • 1 year later...

Confermo e vi racconto la mia avventura.

Mai intonato un piano, so che e' una cosa delicata e da competenti, ma per iniziare prima o poi bisogna incominciare a sperimentare, dopo aver letto studiato ed aver cercato di carpire qualche trucco dagli accordatori professionisti.

Ho un Kawai CA-60, aveva i martelli originali consumati e quindi un suono un po' troppo percussivo.

Ho provato la rasatura ma erano troppo finiti, per cui ho risolto poco.

Ho tentato, seguendo le indicazioni del manuale dei tecnici Kawai a fare una intonazione lavorando non sulla punta ma nelle zone 10-11 e 2-3.

C'era stato un leggero miglioramento anche se per ottenere l'uniformita' e' stata dura.

Ma non ero ancora soddisfatto, il suono era accettabile, ma ancora un po' brillante e percussivo.

Visto che tanto la martelliera era alla fine ho provato con il metodo panno umido e ferro da stiro.

Ho ottenuto solo come risultato che il suono si e' ovattato ma la percussione e' rimasta.

Allora ho provato con l' induritore, seguendo i consigli dei manuali Renner e S&S, e riscaldamento a secco.

Il suono e ritornato piu' brillante e molto piu' percussivo

 

 

Bene, mi sono detto, ho piu' o meno capito come funziona, ho giocato ed adesso mi compro una martelliera nuova.

Ho contattato uno dei due fratelli Abel, gentilissimi, mi sono fatto consigliare, gli ho inviato un set di martelli, primo ed ultimo di ogni sezione, le specifiche di cosa volevo, quale era la situazione attuale e dove sarei voluto arrivare.

Mi hanno preparato un set di 100 martelli, secondo la specifica, clonando esattamente le dimensioni .

 

Sono arrivati ed, uno a uno, mantenendo lo stesso allineamento dei precedenti me li sono montati ( colla di coniglio etc.).

Ovviamente, in ottemperanza alle regole ed anche grazie ai video del Maestro Ferrarelli ( per inciso anche io mi sono diplomato a l'Aquila, ma due anni dopo), ho regolato nuovamente le distanze e di conseguenza anche lo scappamento.

 

Quindi meccanicamente tutto a posto, tutto ok andiamo a suonare.

Il suono percussivo e' sparito, la dinamica e' molto piu' dosabile, ma ho perso un po' in brillantezza.

 

Dimenticavo, prima di cambiare i martelli mi ero fatto una campionatura di tutte le note.

Ho quindi confrontato spettralmente la situazione post cambio ed effettivamente il contenuto di armonici, ma anche il decay della nota era meglio prima.

 

Chiamo Abel e mi confema che occorre una pre-intonazione.

 

E qui mi sono fermato, ho una martelliera nuova, perfettamente installata ( distanze giuste, centratura sulle corde, regolazione una corda perfetta , ritorno sul paramartello allineato e coperto etc.), ma adesso ho paura a usare induritori o a lavorare con gli aghi, o peggio come ho letto su alcuni testi rasare per adeguare il profilo del martello, nel mio caso renderlo piu' a punta, per guadagnare in armonicita'.

 

Ho incominciato a ri-leggere di tutto, cercare video ed info, parlare a destra e sinistra, vorrei capire.

 

Qualcuno mi potrebbe dire, ma perche' non ti chiami un accordatore, gli molli quelle duecento euro, o chissa' quanto, e ti fai fare il lavoro?

1) perche voglio capire ed imparare

2) perche' non voglio sentirmi il pippone che il lavoro fatto non e' fatto bene o che i martelli non sono quelli giusti.

 

I martelli me li ha scelti Abel, li ho posizionati uno alla volta, allineandoli con i precedenti facendo un lavoro pulito , la meccanica, dopo lungo studio sul modello, e' regolata a misura ed uniforme quindi penso che il punto di partenza per una pre-intonazione e' buono.

 

Pensavo quindi di prendere qualche set di stiletto+forcola, metterci i martelli avanzati e fare delle prove con l'induritore e con l'intonatore ad aghi.

 

Avete qualche altro suggerimento ?

Grazie e ciao a tutti.

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Il bello delle martelliere Abel è che devi intonare pochissimo. Lui può fabbricare la stessa martelliera con diversi gradi di compressione. Per mantenete lo stesso peso, può cambiare anche la qualità del feltro. Io credo che tu abbia scelto bene e attenderei che la tua martelliera lavorasse un poco per poi intonarla definitivamente, ma non a fondo. La filosofia della martelliera impregnata è completamente diversa, come i prodotti sono diversi. Il martello impregnato deve essere pre-intonata da capo e poi intonato (intonatura finale). Puoi comprare delle martelliere di prova e sperimentare. Scoprirai molte cose e …molte ricette. Gli impregnanti sono principalmente di due tipi: quelli a base di Acetone e quelli a base di Etere. Con Acetone puoi usare della resina trasparente frantumata. Con l'Etere, esiste quello Renner che è molto buono e non molto aggressivo. Buon Lavoro

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Grazie per il suggerimento e l'incoraggiamento !

Nel frattempo, leggendo qua e la nel forum e anche su suggerimento di mio figlio, anche lui diplomato ma che suona a livelli professionistici abbiamo visto che anche la stanza non aiuta.

E' grande 4x4 mt ed forse i tendoni oscuranti alle finestre, i due tappeti, di cui uno sotto al piano ed un divano imbottito non aiutano il piano a tirare fuori il suono, per cui :

1) aperte le tende

2) tolti i tappeti

3) aperto il piano

 

Comincia a sentirsi qualche cosa.

Pero' sono sicuro che come dici tu, dobbiamo suonarlo e lasciare assestare i feltri... E poi vedremo.

Oggi , sarà' perché mio figlio e' fuori Italia per studio, ed io ho poco tempo per studiare, la martelliera ancora non presenta i classici solchi.

 

Effettivamente i martelli mi sembravano veramente "plug & play" pero' leggendo il libro di Bettin, i vari manuali Kawai, Renner, e S&S mi ero preoccupato perche' sembrava che bisognasse subito passare i martelli alla carta vetrata, agli impregnanti ed agli aghi per tirare fuori qualche cosa.

Comunque non escludo che a scopo speculativo mi compro qualche martello Dummy e faccio delle prove, anche per verificare tutto quello che si legge.

 

 

Grazie ancora..... E se passate dalle mie parti fatemelo sapere.

Ciao

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Sono sicuro che hai eseguito un ottimo lavoro. E' evidente che quando si passa da martelli usurati e più duri a quelli più "progressivi" si guadagna in gradazioni dinamiche. Il decadimento dei vecchi può essere "forzato". Ora il decadimento potrebbe essere quello giusto. Le nostre martelliere occidentali puntano su di un suono meno aggressivo, ma qualitativamente più ricco in timbrica. Abel,secondo me, ha ben capito questo nostro "orientamento culturale" del suono.Naturalmente non è il solo. Anche Renner fabbrica ottimi martelli, partendo da una diversa prospettiva.

 

Quello che si legge sui libri …e sui libri citati…è autorevole e giusto, ma…scoprirai che c'è una buona parte di "non detto" che lascia aperta una grande percentuale di scelte. Scelte che, al di là delle giustissime linee generali dettate, possono modificare di molto il risultato. 

Dalle tue parti, per visionare e verificare il tuo pianoforte, posso venire gratuitamente, come per tutti gli iscritti. Il solo rimborso è per autostrada e carburante. Tuttavia cerca di trovare tu la giusta strada, che stai percorrendo con grande interesse e determinazione.

Saluti Paolo Ferrarelli

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  • 8 months later...

Ciao a tutti. Sfogliando il catalogo delle martellere Abel ho visto che per il modello Kawai kg 2 (ed altri) esistono martelliere costruite con diveris tipi di legno: noce, mogano ed acero (di quest'ulitmo ne ignoravo l'esistenza, mentre mi pareva di ricordare il carpino).

Ci sono caratteristiche tecniche specifiche e/o motivi particolari per cui preferirne un tipo rispetto all'altro?

il link del sito è questo: http://abel-pianoparts.de/index.php?index=1&lng=en&menuid=29

 

Grazie a tutti

m

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Naturalmente i pesi specifici di legni diversi...sono diversi. Bisogna rispettare il legno scelto dalla Casa nell'Epoca in cui è stato costruito quello strumento, il colore del sottofeltro ( solo per un fatto visivo) e la forma della coda nonché il tipo di impregnatura. Ripeto comunque che montare bene una martellare è cosa da esperti.....ma c'è sempre una prima volta. Consiglio sempre di non gettare i vecchi martelli e sostituire, soprattutto nel caso del coda anche gli stiletti . Saremo così in possesso dei vecchi martelli montati dalla Casa per verificare subito e nel tempo l'esecuzione del nuovo lavoro e quindi non perdere la "identità" dello strumento. Inoltre...se la nuova martelliera non dovesse essere soddisfacente potremo sempre ritornare a valutare l'efficienza della vecchia. Anche quando si affida questo lavoro ad un tecnico bisogna esigere la riconsegna della vecchia martelliera!!!!!!! E poi bisogna considerare che se siamo nell'esigenza di sostituire le teste dei martelli, allora anche i rullini e i perni di centro delle forcole saranno usurati. Scollare la vecchia martelliera e incollare la nuova sui vecchi stiletti non è molto in linea con una buona scelta tecnica.

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  • 2 years later...

Ciao a tutti

sono nuovo di questo forum. Premetto che non sono un pianista ma mi diletto tanto col piano che mio figlio, una volta sposato, ha lasciato a casa. Si tratta di un Melford verticale; un mesetto fa, necessitano di un'acconciatura, ho chiamato l'accordatore che ho ha sistemato a puntino. Dopo circa 10 gg però si è bloccato il sol 2 (tasto 23). Ho aperto il piano ed ho notato che il relativo martelletto era completamente fuori sede, ho sganciato il cinturino e l'ho tolto. Quello che ho trovato si vede bene nelle foto che allego. Come posso rimediare? Dove trovo il pezzo da Sostituire? È un lavoro che posso fare da solo o ci vuole un tecnico?

Eventualmente sapreste dirmi come rimontare e come agganciare la molla?

Grazie e buona musica a tutti

Aldo

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Ciao a tutti

sono nuovo di questo forum. Premetto che non sono un pianista ma mi diletto tanto col piano che mio figlio, una volta sposato, ha lasciato a casa. Si tratta di un Melford verticale; un mesetto fa, necessitano di un'accordatura, ho chiamato l'accordatore che ho ha sistemato a puntino. Dopo circa 10 gg però si è bloccato il sol 2 (tasto 23). Ho aperto il piano ed ho notato che il relativo martelletto era completamente fuori sede, ho sganciato il cinturino e l'ho tolto. Quello che ho trovato si vede bene nelle foto che allego. Come posso rimediare? Dove trovo il pezzo da Sostituire? È un lavoro che posso fare da solo o ci vuole un tecnico?

Eventualmente sapreste dirmi come rimontare e come agganciare la molla?

Grazie e buona musica a tutti

Aldo

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Se trovi il pezzo che è saltato via si può incollare di nuovo facendolo combaciare bene e mettendo il pezzo in morsa, deve essere pressato per bene.

 

Oppure si sostituisce la noce, meglio interpellare un tecnico che può trovare un ricambio tra i suoi avanzi evitando di ordinarne uno solo da chissà dove. Non è nulla di grave.

Ciao

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Grazie Giovanni, il pezzettino saltato non sono riuscito a trovarlo. Ho interpellato l'accordatore che era venuto il mese scorso, mi ha risposto che vedrà se riesce a trovare il martelletto completo perché dice che è alquanto difficile scrollare e poi reincollare con l'inclinazione esatta.

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Se avessi trovato il pezzettino saltato via sarebbe stato meglio. Bisogna fare molta attenzione quando si maneggia una meccanica, questo genere di danni si verificano quando si esercita una forzatura lateralmente sulla astina o sul martello.

 

Se non trovi una noce identica è meglio scollare il primo martello dei bassi e spostare astina più noce nella posizione centrale, dove si è verificato il danno, incollando il martello giusto (quello che hai in mano). Si può poi restaurare in laboratorio la noce che hai in mano, incollando di taglio un pezzo di legno di faggio nuovo in morsa, nella corretta venatura, limando gli eccessi e ricreando la sede (rimani due giornate senza il primo la, non è un gran danno visto che non si suona mai).

 

In emergenza e in casa del cliente si ragiona così, poi non so, non conosco le abilità del tuo tecnico, ma è una roba che si sistema facilmente mantenendo tutte le parti originali.

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Grazie ad entrambi, mi accorgo di essere veramente ignorante in materia, del resto non avevo mai aperto un piano prima d'orar. Sapete dirmi se c'è un video dimostrativo di come smontare e rimontare il martelletto? Il pezzettino rotto e mancante nelle foto potrebbe essere ancora incollato al pianoforte? In effetti io noto che è ben visibile l'anello di filo sul quale credo si innesti la molla. Dovrei smontare il pezzettino dove sta tale filo? Ci vuole qualche arnese particolare? È incollato?

Grazie

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Ma io lo farei fare al tecnico, no? Magari lui stesso trova il pezzettino mancane, che non può essere scappato via.

 

Video dedicati a tutto quanto non ne esistono, purtroppo. Insomma, sapere come procedere non significa che sempre, sempre e in ogni caso, si possa sostituire l'esperienza di un tecnico che sa dove mettere le mani.

 

Sono cose che almeno una volta bisogna aver visto fare, inoltre serve una certa manualità per fare bene. Abbiamo già fatto male rompendo la noce (chiunque sia stato), vogliamo ammazzarlo due volte? Se hai il tecnico vicino gli porti la noce e i due martelli in laboratorio, restaura la noce e scolla i due martelli quando ha 10 minuti di tempo e poi passa da te a fine serata un giorno per incollarli sul piano e sistemare il tutto. Per smontare il primo martello bisogna però estrarre la meccanica, allentare la vite della frangetta in metallo (dove ti si è rotta la noce) e sganciare la molletta dall'asola.

 

Il video su come si estrae una meccanica, quello credo lo possa trovare in rete altrimenti te lo faccio io, non è quello il problema.

 

Scusa Paolo se rispondo, vedo sul telefono gli interventi e a volte mi viene natirale rispondere, altre volte no perché mi fanno arrabbiare certi interventi spregiudicati degli utenti ehehe.

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Vi aggiorno....

Oggi, grazie anche ai video, ho smontato la martelliera, svitato la forcella che era rimasta in sede. Ho tolto il martello nr 1 e l'ho piazzato al posto del 23, ... l'inclinazione è leggermente diversa ma il tasto non si incanta ed il suono è ok .... questo in attesa che il tecnico mi trovi una noce nuova ed identica.

La soddisfazione? .... quella di esserci riuscito da solo, o meglio, col vostro aiuto.

Grazie

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Un mio antico maestro diceva ai suoi clienti: "lo faccia, lo faccia pure ma non dica che glielo ho detto io".

 

Va bene spostare di posizione l'apparato meccanico, ma il martello del primo basso andrebbe rimpiazzato con quello corretto, lasciando nell'attesa del ricambio il tasto numero uno non funzionante.

 

Io questo intendevo, che sia chiaro.

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